10 novembre 1978 : a Radio Aut nasce il giornale Nove maggio
Ci vediamo alla radio per la settimanale riunione di redazione.
Comincio subito:-“La situazione non è facile, registriamo su cassette usate e riciclate dieci volte, i dischi sono vecchi, consumati e fanno rumore di uova fritte, non abbiamo una lira, la gente che ci ascolta è sempre di meno. Abbiamo perso il rapporto col territorio, che è quello su cui si muoveva Peppino. Insomma, ho la sensazione che ci stiamo chiudendo in un cul di sacco, che ci stanno chiudendo in un ghetto. La radio, come strumento va bene, ma le parole volano. Ho pensato, per uscire da questa situazione, di fare un giornale. Le parole scritte restano, fanno riflettere e discutere”.
Giampiero: -“Buono! C’è un compagno di Sesto San Giovanni, che per ora è a Palermo, che mi ha proposto un ciclostilo quasi nuovo per cinquantamila lire.”
Non mi sembra vero: -“Fattelo dare e per pagarlo si vedrà”.
Giampiero: “Si vedrà un cazzo. Quella è gente che spara”.
Agostino: -“Come lo chiameremo questo giornale?”
Giovanni R. : -“Io propongo “Nove maggio”, la data della morte di Peppino”
Vito: -“Mi piace. Cosa dovremmo buttarci dentro?”
Nel frattempo Pino sembra estraniarsi dalla discussione e lavora con carta e matita.
Continuo: -“Penserei a uno strumento leggero, di facile lettura, con pagine di cronaca, di politica, naturalmente con qualche analisi teorica sul momento che stiamo vivendo sia in zona che in Sicilia”
Silvana: -“E con uno spazio specifico sui problemi delle donne”
Fanny : -“Mettiamoci pure tante vignette. Potrebbe occuparsene Pino, che è bravo a disegnare”
Pino ha già finito e ci mostra il disegno di uno scudo crociato, con scritto “Mafias” al posto di “Libertas” e con un pugno che esce fuori dallo scudo:
“- Questa potrebbe essere la copertina”.
Nei giorni successivi la radio si trasforma in una tipografia: io scrivo a macchina sulle matrici, Giampiero e Agostino preparano i loro articoli, Vito gira la manovella del ciclostile, Giovanni R. raccoglie i fogli stampati, Ciccio li spilla, tutti andiamo a distribuire il giornale sulle piazze di Cinisi e Terrasini.
( Salvo Vitale: “Cento passi ancora” Ed. Rubbettino 2014 pag. 86)
Disegno di Pino Manzella