1977: Radio Aut, un videogioco in memoria di Peppino Impastato
Alex Camilleri è un game designer e programmatore che anni fa ha lasciato l’Italia e attualmente lavora in Frictional Games, studio di sviluppo indipendente svedese che ha prodotto giochi come Amnesia e SOMA. In passato, ha pubblicato il titolo autobiografico Memoir En Code: Reissue , gioco che ha ricevuto l’Honorable Mention ai Nuovo Awards degli IGF 2017.
Durante l’ultima Global Game Jam a Malmö, Alex ha declinato il tema proposto dalla maratona di sviluppo che era Transmission in un’esperienza di gioco browser dal titolo 1977: Radio Aut . Un racconto interattivo, fruibile anche in italiano, per ricordare la figura e l’impegno di Peppino Impastato, giornalista e attivista, assassinato da Cosa Nostra il 9 maggio 1978.
Alex ci spiega che Transmission è un’eco delle trasmissioni radio condotte da Peppino Impastato, “Mi interessava realizzare un’esperienza interattiva che fosse testimonianza dell’impegno antimafia e che lo raccontasse in modo molto accessibile, anche fuori dall’Italia.”
Vivendo all’estero, Alex Camilleri ritiene che fuori dai confini nazionali poco si sappia della lotta alla mafia, delle figure che l’hanno combattuta, inoltre, ritiene che “Hollywood ha romanticizzato Cosa Nostra, il risultato è la mancanza di un contatto accurato tra i fatti storici reali e chi non conosce il tema.”
Il game designer specifica che sviluppare e raccontare la mafia è pietrificante data la complessità del tema, “Ci sono persone che hanno studiato il fenomeno mafioso per tutta la vita, quindi non mi arrogherei mai il diritto di sintetizzare un argomento tanto complesso in videogioco sviluppato in 48 ore.”
La Global Game Jam ha dato però a Camilleri la possibilità di focalizzarsi su un argomento specifico, circoscritto e documentato, la storia di Peppino Impastato.Ma può un videogioco raccontare un evento tanto tragico come un omicidio mafioso? Per Alex “non è possibile raccontare, soprattutto far capire la gravità di un omicidio di mafia, se non si presenta il contesto storico e culturale in cui il crimine è avvenuto.” Per questo motivo uno degli elementi fondamentali in 1977: Radio Aut è la narrazione della “cultura dell’omertà” che caratterizzava il contesto socio-culturale nel quale agiva Peppino Impastato.
Secondo Alex “Non si può capire la forza dei messaggi trasmessi su Radio Aut se non si spiega quanto fosse inconcepibile smascherare l’operato mafioso. Parlarne pubblicamente significava rischiare la propria vita e quella delle persone care.”
Per creare un legame tra il giocatore e Peppino Impastato non si poteva narrare unicamente l’esperienza delle trasmissioni radiofoniche, così Alex fa partire il racconto dal 1948, introducendo figure fondamentali nella vista del giornalista come la madre Felicia, che avrà un ruolo storico importante anche nella sequenza di chiusura del gioco.
In 1977: Radio Aut l’esperienza di gioco diventa strumento di sensibilizzazione sociale. Il medium videoludico può veicolare messaggi sociali “a patto che – afferma Camilleri – presenti solide basi di ricerca e fondi la sua narrazione su dati storici.”
Nonostante la narrazione si conceda alcune libertà artistiche, tutti i fatti specifici riportati sono accurati, e questo non sarebbe stato possibile senza il lavoro dal Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato da cui Alex Camilleri ha attinto per ricostruire gli eventi. 1977: Radio Aut è una narrazione interattiva, un piccolo videogioco gratuito che vuole testimoniare, avvicinando al tema, l’importanza storica, culturale, ma soprattutto morale della lotta alla mafia.