Elogio per Nino Cinquemani

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Se ne va con Nino Cinquemani un pezzo di storia di questo paese. Una storia forte e bellissima, rispetto all’ignoranza e alla mediocrità che ci circonda. Nino è stato un operatore culturale instancabile, ha gettato a piene mani semi della sua splendida visione della vita, che sicuramente danno e continueranno a dare frutti importanti. Sempre attivo, non si è limitato a incassare lo stipendio di maestro e poi starsene a casa, ma ha stimolato tra i giovani la lettura di libri con il suo “Centro di lettura UNLA”, ha collaborato con il gruppo che faceva capo a Danilo Dolci, impadronendosi degli aspetti fondamentali della maieutica, che poi ha insegnato a gruppi di studio e a ragazzi motivati e impegnati nell’apprendimento. I suoi contatti con centri e gruppi della Germania e della Francia, tramite la Cooperativa Turistica Vacanze Alternative resero negli anni 80 Partinico un centro di riferimento, di accoglimento, di interscambio con le famiglie tedesche e francesi. Ha raccolto alcune delle sue infinite esperienze nel suo unico ed ultimo libro “Un laboratorio di fermento culturale, sociale, politico a Partinico dal 1970 al 2000” (Un pezzo di memoria storica a rischio oblio): un suo testamento politico che egli teneva a distribuire e a diffondere, ma che in paese non ha avuto l’attenzione che meritava. La sua coerenza politica e ideologica lo ha reso vicino al gruppo di “Rifondazione Comunista” e a condividere con Toti Costanzo esperienze e lotte politiche per un Partinico migliore. Una settimana fa sono andato a incontrarlo con Filippo Grillo: malgrado la sua difficoltà a parlare ci ha riconosciuti e ci ha espresso il suo rammarico per non essere stato invitato a un’iniziativa del Comune sull’intestazione di una piazzetta a Danilo Dolci. Dormi tranquillo, Nino, sei stato e resterai sempre tra noi. che ti abbiamo conosciuto e voluto bene.

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