Un giorno bellissimo tra realtà e sogno ( Nino Barone )
Pubblico volentieri questo post colto sul profilo facebook di Nino Barone, raffinato poeta, anche dialettale, oltre che editore, che va ben oltre, molto più lontano, rispetto a coloro che hanno usato la frase di Borsellino “Sarà bellissima” per farci una lista elettorale
“Un giorno sarà bellissimo! Magari quel giorno non arriverà mai, a me piace pensarlo, no, più esattamente mi piace sognarlo. Solo quando sogno la cruda realtà che mi circonda diventa persino fiabesca. Anche i volti più ostili mi sembrano poetici. Alla fine ciò che desidero è il Cambiamento. Che c’è di male!? Forse dimentico di stare in Sicilia, la terra del Gattopardo, di Colapesce costretto sostenerla in eterno dagli abissi del mare. Dimentico di stare nella terra più bella del mondo, ma così tanto fragile e così tanto precaria. Sarà la condizione d’insularità richiamata dal Bufalino a frenare in modo così patetico ogni impulso atto a cambiare? O saranno state le dominazioni che si sono susseguite nei secoli a fare del siciliano un soggetto particolarmente diffidente capace di sentirsi attaccato anche quando non lo è affatto!? O sarà stata la mafia che da sempre influenza e condiziona gli strati sociali riempiendo spazi della società civile in questo lembo di terra dove uno Stato assente ha favorito l’escalation del crimine organizzato? Perchè il cambiamento fa così paura? Perchè Peppino Impastato ha pagato con la vita la sua voglia irrefrenabile di cambiamento? Pochi hanno il coraggio di Impastato, ma il fenomeno di cui, a volte, si è vittime ha radici solide in questa terra. Sono uno del popolo prestato alla poesia, alla cultura, alle tradizioni. Mi fa davvero male costatare che anche un invisibile come me possa essere circondato da montagne di merda!
Allora sogno, sogno ad occhi aperti per far si che le montagne di merda possano essere le delicate colline dell’anima in cui adagiarsi nei momenti di sconforto, che quei volti ostili possano tornare gli amici di sempre, quelli con cui discuti davanti a un caffè. Sogno di rivedere la mia terra non più soffocata dalla diffidenza, dal rancore, dall’odio, dall’ingiustizia, ma dal buon senso. Preferisco sognare nell’incubo di una realtà in cui io stesso, a volte, fatico a cambiare. Sarà bellissimo dico ai miei figli mentre il mio sogno svanisce e nulla è cambiato.