Ancora sulle magliette rosse (Massimiliano Perna)
Sinceramente con i post sui “radical chic” in maglietta rossa, citando alcuni personaggi controversi che l’hanno indossata, avete anche un po’ rotto le palle (evitiamo i francesismi, perché credo che capiate meglio solo certi linguaggi).
Così come avete rotto dicendo che non servono a niente queste cose o che non arginano la deriva razzista di questo Paese.
Così come avete rotto dicendo che non c’è spazio per tutti o che i migranti ce li dobbiamo portare a casa nostra altrimenti siamo tutti falsi.
Uno: se qualche ipocrita si infila in una iniziativa, questo NON vi autorizza in alcun modo a buttare fango su centinaia di migliaia di persone tra le quali tante che si fanno il mazzo tutto il giorno per aiutare gli altri e difenderli da discriminazioni vergognose, facendo mille sacrifici, da lavoratori, precari, disoccupati.
Due: queste sono cose simboliche che servono anche per far vedere che questo Paese non è abitato solo da gente idiota e disumana che crede alle scie chimiche o che pensa che i migranti siano il problema di una delle nazioni più corrotte e mafiose al mondo. E soprattutto, prima di parlare e giudicare, ditemi cosa fate voi ogni giorno per la solidarietà o per combattere il razzismo, altrimenti state zitti ed evitate di sentirvi i grandi intellettuali fuori dal coro che non siete affatto.
Tre: se studiaste un po’, capireste che il ragionamento economico di Boeri, piaccia o no la forma, è confermato dai dati, e che in questo Paese l’unica cosa di cui non c’è bisogno è di voi razzisti e di chi nega diritti, che sono l’essenza di una accoglienza civile. E dire “portateveli a casa vostra”, è proprio quello che chiediamo: perché, forse lo avete dimenticato nel vostro sentirvi padroni, l’Italia è anche casa nostra, anzi è soprattutto casa di chi rispetta la sua Costituzione. E in questo Paese i migranti, per noi, hanno diritto ad avere una vita normale, con una casa propria in cui vivere serenamente, e non essere sempre e continuamente ospiti di qualcuno.
Se secondo voi per difendere una causa bisogna avere una casa enorme e ospitare decine di persone, ok, allora facciamo così: ditemi quanti disoccupati italiani avete ospitato, quanti senza tetto italiani o persone rovinate dalla crisi o italiani sconosciuti e senza lavoro (che voi mettete in contrapposizione ai migranti) vivono con voi, nelle vostre case o in quelle dei vostri leader. Quanti?
Avete un’idea di Stato ridicola,
avete perso il senso della normalità,
rinchiudendovi in slogan vuoti
perché vi manca la cultura per il ragionamento
e il cuore per la solidarietà.
Voi che parlate di rolex, di comunisti, di zecche,
siete gli stessi che guadagnano pacchi di soldi
facendo i ministri o i parlamentari,
siete gli stessi che non pagate le tasse
succhiate il sangue alla nostra democrazia
e poi pretendete che i servizi funzionino
e bramate la mano dura contro i disperati.
Vivete di odio e di veleno,
vivete di frasi fatte e di elucubrazioni farneticanti,
pensate che esser buoni sia un difetto,
mentre essere spietati un pregio.
E se una maglietta rossa
per ricordare un dramma umano di bambini morti
arriva a darvi così tanto fastidio
è o perché siete dei vigliacchi
o perché siete voi gli ipocriti
e sperate che la gente continui a non accorgersene.
Post di Massimiliano Perna pubblicato su Facebook in data 8.7.2018. La riduzione in versi dell’ultima parte è di Salvo Vitale