L’Italia di oggi (E.Quartuccio)
Crescono I sondaggi in favore della destra, continua ad ingrossarsi l’esercito di persone prima spaventate, ora “imbestialite” , sempre più convinte della narrazione cinica secondo cui il proprio benessere passi per la difesa delle frontiere dall’immigrato negro che toglie il lavoro e che sia causa di tutti I problemi; mentre l’Italia affonda nella crisi economica più nera che non potrà che peggiorare le attuali condizioni generali e individuali. Complice, colpevole e determinante di tutto ciò una classe politica di sinistra assente, incapace di analisi autocritica vera e profonda della propria sconfitta elettorale del 4 marzo, incapace di riconoscere il mostro e serrare le fila ed identificarsi in un progetto nuovo, alternativo, capace di riportare fiducia negli strati più sofferenti della popolazione. Da oltre vent’anni questa classe politica, in continuità con il berlusconismo, ha inseguito le lusinghe del liberismo, in Italia ed in Europa, puntando alla propria autoconservazione, all’individualismo fino al culto della personalità, che ha persino sconfinato nel bullismo, ed ha dimenticato I problemi di quella parte di popolazione che ha dovuto pagare in termini di sacrifici personali e familiari il maggior costo di corruzione ed evasione fiscale con tasse e riduzione della qualità e quantità dei servizi. La disperazione crescente è così diventata fenomeno di massa, insicurezza del domani, paura per I figli, odio per il diverso che tocchiamo con mano in molti commenti sui social che fanno da pericolosa cassa di risonanza. Dopo un primo tempo di identificazione con il grillismo che prometteva una rivoluzione pacifica che avrebbe spazzato via la politica corrotta, ma che ha mostrato finora ingenuità ed incompetenza, le masse disperate si identificano nella destra forte salviniana che rompe tutti gli schemi convenzionali ed offre la narrazione di difendere gli italiani contro tutti: imitando con furbizia l’abbigliamento dell’uomo qualunque, il cibarsi dei prodotti dell’economia povera e consumistica, e indossando i giubbotti dei corpi delle forze dell’ordine. E i ceti più arrabbiati, pur di dare sfogo alle frustrazioni collettive, sorvolano sul suo costante razzismo, sulla corruzione dilagante nel suo partito, dimenticando persino la storia ed I valori fondanti di questo paese che sono patrimonio di tutti. E nel silenzio e nell’incapacità di analisi autocritica di una sconfitta e di un progetto alternativo che possa rendere giustizia ai temi di sinistra ed ai bisogni della società al margine del potere, ma che da questo potere attende di essere protetta e garantita, il partito di Salvini si impenna nei sondaggi. Il lungo tempo trascorso ed il trastullamento tra congressi, primarie e tatticismi vari del PD intorno ai soggetti e non ai contenuti, senza la capacità di un confronto vero ed onesto delle idee emergenti dai gravissimi errori commessi, è il successo di questa destra senza idee, estremamente corrotta e spregiudicata al vertice, che demolisce giorno per giorno le istituzioni che sono patrimonio di tutti, e continua ad alimentarsi del malcontento generale ormai allo stadio di imbestialimento.
Enza Quartuccio
Postato su Facebook 2 febbraio 2018