A Palermo uno spettacolo su Felicia con Antonella Delli Gatti
IL MARE A CAVALLO
con Antonella DELLI GATTI
Testo originale di Manlio MARINELLI
Regia Luca BOLLERO
Disegno luci Antonio STALLONE
abito di scena Atelier Enrica DAIDONE
Riprese Video e montaggio Claudia ELIA
” La mafia si combatte con la parola”
Felicia Bartolotta Impastato
Produzione TeatroContesto in
collaborazione con Casa degli Alfieri e Associazione Toto
Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato muore dilaniato da un’esplosione sui binari della Palermo-Trapani. L’ha assassinato la mafia, ma viene accusato di essere un terrorista ucciso dalla propria bomba. Sua madre, Felicia Bartolotta, ricaccia dentro le lacrime e fa quel che deve: lotta per vedere riconosciute l’innocenza del figlio e la colpevolezza dei carnefici, apre la casa a chiunque voglia ascoltarla. Così, il suo dolore diventa il dolore di tutti. La sua giustizia, la giustizia di tutti.
Lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale all’interno del Festival Torino Spiritualità 2015 e in replica a Volpiano nella rassegna NO MAFIA 2015 a cura dell’Associazione TOTO
PROSSIME REPLICHE
Palermo – Teatro Libero 22-23-28-29.30 novembre 2016/1-2-3-5-6-7 dicembre 2016 h.11.30
Castelvetrano – Teatro Selinus 24-25-26 novembre 2016 h.11.30
Avigliana – Teatro Fassino – 17 febbraio 2017 h.10.30
Settimo Tor.se – Teatro Civico Garybaldi – Sabato 18 Marzo 2017 h.21.30
Torino – CUBO TEATRO – Domenica 26 Marzo 2017 h.21.00
«Il mare a cavallo» dà voce a Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, dilaniato da una bomba sulla ferrovia Trapani-Palermo il 9 maggio del 1978. Peppino è stato ucciso dalla mafia che fin da subito cerca di depistare le indagini con l’accusa di terrorismo. Felicia non si dà pace, rifiuta la regola del silenzio che la vuole chiusa nel suo dolore e rompe con la famiglia del marito, sceglie di stare con i “compagni” di Peppino e si costituisce parte civile al processo per vedere riconosciuta l’innocenza del figlio e la colpevolezza dei suoi carnefici.Felicia non abbandona mai le sue speranze di giustizia. Apre la sua casa a chiunque volesse ascoltarla, soprattutto ai ragazzi delle scuole. Così, il suo dolore è diventato il dolore di tutti. La sua giustizia, la giustizia di tutti.
“L’idea principale che muove la scrittura de «Il mare a cavallo» – spiega l’autore Manlio Marinelli – è la consapevolezza che un’operazione teatrale non può e non deve avere come solo intento quello di informare su un fatto o su un argomento. Per quanto questo testo affronti un tema ed una storia dai fortissimi connotati politici e civili, e per quanto non cerchi mai di abdicare a questa evidenza, non ho mai perso di vista un’altra deflagrante evidenza: il compito del teatro è mettere in contatto, tessere una relazione efficace, tra tutti i partecipanti all’evento scenico. Si tratta, cioè, di unire, attraverso la condivisione di emozioni, le esistenze che sono in scena con quelle che sono in platea”.
“«Il mare a cavallo» – spiega il regista Luca Bollero – è popolato di personaggi, sospesi tra la realtà e il simbolo, che hanno lasciato profonde cicatrici nella vita della signora Felicia. Il lavoro con Antonella è partito da queste cicatrici, ci siamo chiesti come tradurle in azioni e in immagini che restituissero allo spettatore l’emozione che noi abbiamo ricevuto leggendo il testo. Il lavoro su Felicia è stato più intimo, volto a costruire una precisa partitura di intenzioni che permettesse di avvicinarsi sempre di più –insieme al pubblico- al suo segreto, alla sua forza interiore”.
Antonella Delli Gatti si diploma nel 1994 come attrice alla Scuola d’Arte Drammatica Teatranza Artedrama e prosegue la formazione all’interno del corso di Perfezionamento Internazionale École des Maîtres. Frequenta diversi stage di approfondimento sull’arte dell’attore con Pierre Byland, Abani Biswas (Compagnia Milon Mela), Eugenio Allegri, Petru Vutcarau, Cristina Castrillo (Teatro delle Radici), Maria Maglietta, Doriana Crema, Rui Frati, Duccio Bellugi Vannuccini (Thèatre du Soleil) è allieva di Nhandan Chirco, Przemek Wassilkowski, Luca Bollero, attori del Workcenter di Jerzy Grotowski. Frequenta il Master di 1° livello di Teatro Sociale di Comunità presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino.