BOTTA E RISPOSTA A UNO SPACCIATORE DI MINCHIATE (S.V.)
Ho trovato, tra le cose che circolano su facebook, questa nuova nota del sig. Puleo Rosolino, il quale sembra avere seri problemi nei miei confronti, senza che io abbia mai avuto il piacere di conoscerlo.
“A proposito di realtà e fiction e vita reale. Capisco che dopo 24 anni di andare in giro per scuole e paesi Salvo Vitale si sia affezionato al personaggio di Salvo amico di Peppino Impastato nel film I cento passi e si è immedesimato a tal punto che ormai non riesce più a distinguere tra realtà e fiction. Signor Vitale lasciamo andare la nostra età, lei sa che è molto più vecchio di me dunque lei oltre ad affermazioni generali non risponde ai quesiti da me posti e discussi forse perché io ho i fatti e lei la ciarlataggine che certo è buona. Lei parla che ha scritto qualcosa sul giornale l’Idea Socialista,non lo metto in dubbio, io c’ero a stampare il giornale per più di una volta. Lei dice che al concerto di Capodanno del 76 io non c’ero, ha ragione , ero in USA. La sua presenza è data dal fatto che Piero Impastato aveva bisogno di uno che lo accompagnasse alla chitarra per un paio di canzoni. Nel 77 c’ero vedi foto… Sig.Vitale ritorniamo su questioni più importanti. Al Mulinazzo facevi il corrispondente del giornale l’Ora ma non hai mai partecipato agli scontri con i carabinieri e poi non so se prendi droghe pesanti perché dire che con te e Peppino c’era suo fratello Giovanni è offendere quelli che c’erano. Giovanni era molto giovane per partecipare ed aveva altri passatempi. Sig. Vitale vorrei chiarire un’altra questione che lei menziona spesso: la lotta dei giovani edili a Cinisi. Lei si informi con Pino detto Sciupone gruppettaro come lei e un odio verso il partito dei lavoratori il PCI. A Cinisi non c’era la FIOM o la FILLEA ma solo la Camera del lavoro e il segretario non era né Sciupone né Peppino.Tanto per essere chiari io ero segretario del PCI a Cinisi e a Città del Mare. La contrattazione fu portata avanti dal segretario della CGL e Peppino ed io partecipavamo alle discussioni. Ultime riflessioni e finisco sulla questione dell’ultima sera di Peppino ;Lei mi invita a parlare con l’amico Giovanni Riccobono sa l’ho fatto e Giovanni dice Salvo ricorda male…Giovanni è una brava persona perché qualche mal pensante potrebbe dire: Salvo mente…Abbi buona vecchiaia…
RISPOSTA
Signor Puleo, le rispondo perché non posso mandare sotto silenzio le sue minchiate, ma aggiungo anche che questa è l’ultima volta, dal momento che per me è inutile gettare addosso discredito, senza che lei prenda atto delle mie repliche, con abbondanza di precisazioni, nomi, cognomi, fatti, immagini che chiudono qualsiasi discorso negazionista che lei e alcuni suoi amici state cercando di portare avanti nei miei confronti. Ormai lei si è costruito una nicchia dalla quale non vuole uscire per aprire un punto di vista che non è il suo sulla realtà. Sono cose che capitano….Ho cercato di capire il perché di tanta acredine e ho trovato la risposta in alcune foto presenti sul suo profilo. Non entro dentro questo profilo, come ha fatto lei con il mio, perché non è corretto né educato entrare nelle case altrui per cacarci dentro. Preferisco usare il mio sito, ma non ho problemi ad avere con lei un’interlocuzione diretta, non tanto per gettarci addosso i soliti veleni, come si è soliti fare a sinistra, ma per chiarire eventuali reciproci errori. Perché io, al contrario di lei, ammetto che qualche errore sia possibile, ma non quando si tratta di episodi della mia vita vissuti direttamente, e che si vuole tentare di cancellare o sminuire. Intanto non sono 24 anni, ma 45 che “vado in giro per scuole e paesi”, al contrario di lei, che non ho mai visto esser presente a nessuna iniziativa per Peppino.
Attento, per l’ennesima volta dico che non l’ho visto, ma il fatto che non l’ho visto non vuol dire che non c’era. Non l’ho visto perché non la conosco, così come lei non prestava attenzione alle cose da me scritte sull’Idea, perché non le notava neppure, non conoscendomi. Questa è infatti la giusta impostazione del problema: se non conosco qualcuno tra tante persone non posso dire che c’è, ma nemmeno che non c’è. Sull’uso di droghe pesanti, anche io ho questo sospetto nei suoi confronti, perché Giovanni a Punta Raisi c’era, non era un bambino, credo avesse 17 o 18 anni, e lo scrive lui stesso in uno dei suoi libri: o mente lui o menti tu o mento io. . La mia ciarlataneria è roba da dilettanti, rispetto alla sua. La sigla FILLEA-CGIL è scritta a chiare lettere, controllare per credere, nell’originale del comunicato presente tra i documenti che ho dato a Casa Memoria e pubblicato nel mio libro su Peppino. Ancora una volta o mente lei tu, dicendo che la sigla non esisteva, oppure ricorda male, oppure, che ne so, non ha condiviso questa esperienza: e poi nessuno ha detto che segretario della CGIL era Sciupone o Peppino. Posso solo Aggiungere che le lettere con minaccia di morte le ricevettero Sciupone e Peppino, lei non credo. E mi permetto di invitarla ad avere più rispetto per Pino Vitale, detto Sciupone, così come il rispetto per lui lo aveva Peppino. La foto che lei pubblica sugli scontri a Punta Raisi è presente sul sito dell’aeroporto, da dove l’ho estrapolata per pubblicarla sul mio libro sul Mulinazzo. L’altra foto è invece è bellissima, anche se al centro mi sembra un montaggio.
Per quanto riguarda il concerto, lei non sa che a insegnare i primi rudimenti della chitarra a Piero sono stato io, in quel Mulinazzo dove non c’ero, quindi si figuri se Piero aveva bisogno di una spalla. Eravamo un duo ben affiatato. Ma chi le dice queste stronzate? E come fa a scriverle, visto che lei stesso dice che non c’era, era in America?. E infine, per quanto riguarda Giovanni Riccobono, che io stimo più di lei, è lui stesso a dichiarare che ero alla radio quella sera del delitto, come scritto nel documento processuale “Testimonianze dei compagni di Radio Aut”, raccolte da Anna Puglisi e Umberto Santino. Sarebbe davvero strano che dica di non avermi visto, dopo che ci siamo visti. Quindi, ancora una volta, c’è qualcuno che mente, ma non credo sia Giovanni. La lascio a mangiare una pizza con i suoi amici, con i quali può informarsi, perché conoscono alcuni fatti meglio di lei. Per quanto riguarda la sua presenza nel PCI, lei saprà meglio di me che Peppino lo considerava un partito revisionista, complice di un’alleanza con il partito della mafia. Continuiamo?
Nella foto: Una scritta murale fatta da Peppino e dal suo gruppo, contro la presenza del PCI in giunta con la D.C.