Da Crema un “quaderno” su Peppino Impastato (S.V.)
A Crema c’è una sezione del Partito della Rifondazione Comunista, forse una delle poche sopravvissute, con un proprio “giornale”, al quale ho anche collaborato, diretto da Fausto Mario Lazzari. Ho avuto il piacere di inaugurare il circolo di Crema, intestato a Peppino Impastato, assieme a Faro Di Maggio, nel 2018. Abbiamo vissuto una bella esperienza, incontrando compagni ancora motivati e capaci di organizzare una loro festa piena di iniziative e di gente. Un altro mondo.
A distanza di qualche anno è stato pubblicato un quaderno, come supplemento al n. 14 di novembre 2020 del periodico “Sinistra”, dal titolo “Peppino Impastato, prezioso esempio di antimafia sociale” Il libro si apre con una lettera a Peppino, scritta da Fausto Mario Lazzari, nella quale egli cita una serie di importanti strutture antimafia nate nel nome di Peppino ed esprime il rammarico per non avere conosciuto Peppino, per non avere partecipato alle sue battaglie, e magari, perché no? per non aver potuto condividere “qualche bicchiere di vino in una fumosa osteria, la sera tardi, sognando, insieme ai tanti compagni, una società migliore”. Segue una breve biografia di Peppino, una nota in cui si parla dell’inchiesta relativa al suo omicidio e del depistaggio delle indagini, una nota sul “Centro siciliano di documentazione Giuseppe impastato”, creato e diretto da Umberto Santino. Beppe Bettenzoli, nel 1978 segretario cremasco di Rifondazione, descrive poi il suo ricordo sulla morte di Peppino, le iniziative che vennero organizzate a Crema e il lungo tragitto processuale per arrivare alla condanna degli assassini. Una scheda è riservata al film “I cento Passi”, con un’intervista al regista Marco Tullio Giordana e un’altra riporta le domande e risposte fatte a Faro Di Maggio e a Salvo Vitale nel corso di una videoconferenza su Facebook curata dagli studenti universitari di Siena Claudio Sciortino e Lorenzo Ciarrocchi. Altri interventi sono quelli di Russo Spena, che ricorda il lavoro fatto dalla Commissione antimafia per ricostruire il depistaggio delle indagini, di Alex Carnazzoli, uno studente che parla dell’importanza che Peppino ha avuto nella sua formazione politica, di Gilberto Polloni, che racconta l’impegno politico legato all’innovazione causata dalla nascita delle radio libere in Italia, soffermandosi in particolare e riportando alcuni passaggi della trasmissione “Onda Pazza”, curata da Peppino, da Salvo e da Faro. Chiude il lavoro un passaggio dedicato alla “Libera masseria” di Cisliano (Mi), un bene confiscato diventato bene comune, dal quale sono passati più di 10 mila ragazzi a fare esperienze formative antimafia, oltre che un’ultima scheda riservata al “No Mafia Memorial”, in un palazzo anch’esso confiscato a Palermo, dove il “Centro Impastato” ha realizzato e sta continuando a realizzare itinerari antimafia, percorsi museali, ricerche, laboratori didattici, biblioteca, archivio documenti, luogo d’incontri e socializzazione. Il libro è corredato da 42 foto e da una bibliografia. Chi vuole può richiederne una copia al seguente indirizzo email: beppe.bettenzoli@gmail.com. In ultima pagina questa poesia di Lillo Sciortino
A PEPPINO
Nella terra del silenzio
si è sentito un forte boato
Viaggiavi anche da solo
perché quel cielo volevi vedere limpido
mentre offuscato ti opprimeva
lo attraversavi senza sosta
che il bello e il colorato
potessero essere di tutti
e la vita non in mani sbagliate
Cercavi un orizzonte sempre più lontano,
la musica e lo scherno le uniche tue armi
ed anche se i potenti
erano uniti, forti e duri
non temevi il tuo andare avanti
Non ti hanno mai fermato
non ci sono riusciti.
Loro non lo sanno,
ma non ti fermerai mai più.
(articolo di Salvo Vitale).