GUIDO ORLANDO: CI MANCA DA 8 ANNI
E’ scomparso il 22 febbraio 2012. La sua è una storia lontana, sin da quando, negli anni ‘70, esponeva in piazza, in alcuni tabelloni, con le foto della speculazione edilizia a Calarossa, incurante del fatto che, tra le persone sotto accusa, c’era anche suo padre. Quella della rottura familiare non è stata una caratteristica solo di Peppino Impastato, ma di gran parte della nostra generazione, che si è trovata a vivere valori diversi da quelli ereditati dai nostri padri. Guido diede il suo contributo al Circolo OM, un’esperienza che cercò di avvicinare al teatro, soprattutto al teatro politico, i giovani di Terrasini, e poi fu uno di coloro che parteciparono alla nascita e alle attività di Radio Aut assieme a Peppino Impastato e ai suoi compagni. Appartengono a Guido le poche fotografie scattate a Peppino dentro la Radio e, in una di esse Guido e Peppino sono insieme, quasi in un confronto tra le loro solitudini. Da allora non ha mai smesso di dare un contributo e di mettere il suo impegno al servizio del cambiamento della sua terra, come quando, anche con la sua partecipazione, assieme a quella di suo fratello Ambrogio, al Gruppo Verde di Terrasini, riuscimmo a mettere in crisi l’intero sistema di potere di un paese e a provocare le dimissioni di tutto il gruppo dirigente. Se fosse vissuto in un altro ambiente avrebbe avuto ben altre possibilità per mettere a frutto le sue grandi capacità di fotografo: alcune sue immagini che si possono trovare sul sito “Colori di Sicilia”, e non solo quelle su Terrasini, costituiscono una preziosa documentazione di angoli, gente, momenti di tutto quello che appartiene alla nostra gente e che spesso, con il tempo, rischia di perdersi nella memoria: Guido ha saputo salvare queste immagini. E appartiene a Guido la creazione e la gestione del sito www.peppinoimpastato.com, che per più di un decennio è stato il punto di riferimento, d’informazione, di contatto di tutto quello che si organizzava o si pensava negli ambienti della sinistra alternativa, soprattutto nei confronti di tutti quei giovani che hanno visto in Peppino un punto di riferimento. E’ un’attività che Guido ha portato avanti con ostinazione, fermo nel suo proposito di andare oltre le divisioni che ci hanno caratterizzato: “Io sto con chi lavora”, diceva sempre, rifiutando di schierarsi e partecipando alle iniziative in nome di Peppino, indipendentemente da dove provenissero. Negli ultimi anni ho portato avanti con lui un progetto di recupero della memoria di Peppino attraverso la sbobinatura, , e la pubblicazione delle trasmissioni di Radio Aut, di cui sono usciti due volumi e di altri piccoli libri di documentazione fotografica, come “Tre anni con Peppino”. Attualmente stava sbobinando le ultime trasmissioni di Radio Aut “La Stangata”. Guido è stato anche il creatore e il direttore della collana “Fiori di campo”, dell’editore Ottavio Navarra, con cui abbiamo pubblicato le poesie di Peppino, un Tributo a Felicia e un prezioso documento sul progetto di creazione della Radio Dei poveri Cristi di Danilo Dolci del 1970. Siamo stati fortunati a conoscere quest’uomo di una sensibilità eccezionale, di una dolcezza incredibile, di una coerenza lineare e limpida, di una professionalità e di una tecnica che appartiene solo ai maestri dell’immagine. Forse la vita non gli ha dato tutto lo spazio che egli meritava, ma noi che gli siamo stati vicini sappiamo chi era e cosa valeva. Purtroppo il suo immenso patrimonio fotografico è rimasto chiuso nella sua stanza, nei suoi rullini, nel suo computer, in attesa che qualcuno se ne occupi mettendolo a disposizione della comunità come documento e momento storico
Alcuni suoi versi:
I fiori del male oggi siamo noi
Drogati, omosessuali, anarchici,
che la vostra politica cerca di opprimere
giorno dopo giorno
Ma il grido della nostra disperazione
Vi sbatterà in faccia
Quello che voi state perdendo
giorno dopo giorno:
l’umanità.
Perché il personale non è mai politico