Il destino degli eroi
Cito questa frase di Lenin che definisce con estrema lucidità il destino dei cosiddetti eroi. Il discorso può valere per Peppino Impastato o per Che Guevara, per Mazzini o per Gandhi, ovvero per tutta quella lunga fila di eroi diffamati da vivi, diventati tali e poi ridotti a icone dopo la morte (S.V.)
Le classi dominanti hanno sempre ricompensato i grandi rivoluzionari, durante la loro vita, con incessanti persecuzioni; la loro dottrina è stata sempre accolta con il più selvaggio furore, con l’odio più accanito e con le più impudenti campagne di menzogne e diffamazioni. Ma, dopo morti, si cerca di trasformarli in icone inoffensive, di canonizzarli, per così dire, di cingere con una certa aureola di gloria il loro nome, a “consolazione” e mistificazione delle classi oppresse, mentre si svuota del contenuto la loro dottrina rivoluzionaria, se ne smussa la punta, la si avvilisce.
(LENIN)