“Intorno a Peppino”: tempo, idee, testimonianze su Peppino Impastato
Con quest’ultimo libro si completa la mia “tetralogia”, ovvero l’insieme dei miei quattro libri su Peppino. Con il primo, uscito nel 1996 con il titolo “Nel cuore dei coralli” (Rubbettino) , più volte ripubblicato in edizioni diverse con il titolo “Peppino Impastato, una vita contro la mafia”, ho scritto una biografia su Peppino, raccogliendo materiali, documenti e frammenti della sua vita politica, in parte utilizzati nel 2000 per la sceneggiatura del film “I cento passi”. Nel secondo libro, “Cento passi ancora” (Rubbettino- 2014), ho ricostruito, non senza qualche volo fantastico e romanzato, vent’anni di lotte e d’impegno alla ricerca di giustizia, a partire dalla morte di Peppino per finire con la sentenza di condanna degli assassini e con la morte di Felicia, che nel libro occupa, assieme ad alcuni compagni, una figura centrale. Il terzo libro “Era di passaggio”(Navarra 2016) è una raccolta di tutti gli articoli da me scritti su Peppino, inquadrati per temi, in un contesto che scava a fondo nella sua personalità, si allarga alle sue iniziative politiche e sociali e documenta la crescita d’importanza della sua figura in un contesto territoriale che da Cinisi-Mafiopoli si allarga a tutta Italia. Quest’ultimo lavoro, “Intorno a Peppino”(2020), pubblicato da Di Girolamo Editore, indica il contenuto già nel sottotitolo “ Tempo, idee, testimonianze”. La parte iniziale è un’attenta ricostruzione dell’ambiente in cui visse Peppino e del decennio (1968/78) in cui espresse il suo impegno politico, del clima di contestazione che caratterizzava gli ambienti della cosiddetta “estrema sinistra” , da Trento a Cinisi, nel più ampio contesto di idee ed esperienze che circolavano in altre parti del mondo. Vi si illustrano anche le tendenze musicali del momento, che costituirono il collante dell’aggregazione giovanile a Cinisi, prima nel Circolo Musica e Cultura e poi a Radio Aut. La parte centrale riporta 26 testimonianze , in parte già note, in parte inedite, di persone, compagni, amici e familiari ai quali il rapporto con Peppino ha segnato profondamente l’esistenza. Nell’ultima parte è tracciata una breve biografia di otto compagni scomparsi. Infatti, parlando di Peppino non si può non parlare di tutto un gruppo che in parte ha continuato sulla sua strada, in parte si è fermato, in parte si è dissolto in altri rivoli. Le idee di Peppino, la sua eredità, quel che ne resta oggi rappresentano il collante del libro che vuole essere “un atto d’amore nei confronti di Peppino e dei suoi compagni, considerando quello che ha lasciato nelle nostre vite: ricordi che possono essere ulteriori frammenti per una più ampia ricostruzione della sua personalità e della sua storia”