La nascita del tempo (Lillo)
Ora che sono state scoperte le onde gravitazionali, spostiamoci ancora più avanti, verso la nascita del tempo, con questo breve aneddoto di Lillo Sciortino, Chi è? Un compagno di Licata
C’era una volta in una terra lontana, ma così lontana che raggiungerla era difficilissimo. Chi ci provava spesso si perdeva, e chi voleva andare via girava attorno senza riuscire ad allontanarsi. Il sole brillava sempre, anche quando non si vedeva. Il mare passeggiava dal verde al blù secondo l’umore, se si alzava allegro oppure triste. A volte piangeva a volte rideva ma sempre immerso nei pensieri suoi. Non c’era nessuno che lo disturbava.
Gli faceva compagnia la vita, colorata lunga ed eterna. Giocavano, correvano, saltavano, leggevano, scrivevano …. Insomma vivevano. Vivevano liberi di fare quel che volevano senza limite alcuno e senza regole, non curanti di niente ed in pace con il “tutto”.
Ad un tratto comparve un essere strano, occhi furbi e velocissimi, fornito di cervello. Svegliò , in un mattino che è meglio non ricordare, la sua intelligenza. Iniziò a chiamare per nome ogni cosa che incontrava: tu albero, tu pietra, tu acqua etc etc . Non era contento, tutto questo non gli bastava: volle dare consistenza pure a quello che non esiste e che non si può toccare con mano; a quello che solo la mente umana poteva creare. Inventò il tempo con i suoi minuti, giorni e mesi tutti. Li divise , li moltiplicò e diede
il nome che gli sembrò più opportuno. “ Ora solare, mese di aprile, autunno, anno bisestile” . Si costruì un bell’orologio per poter guardare il tempo sempre, dominarlo in ogni momento e regolare la vita di tutti e di ogni cosa. Ma ahimè, da quel momento cambiò tutto perché qualsiasi cosa, prima eterna, iniziò a logorarsi. La vista peggiorava, il cuore non pompava più come prima, i brillanti denti cadevano consumati ed ingialliti. La vecchiaia, fin’ora priva di significato , gonfiò il petto e diede appuntamento a tutti. Fu così che l’uomo, nella sua bramosia di volere dominare e governare tutto, partorì la morte e decretò la sua fine