L’AQUILA – È stata aperta all’Aquila una sezione del partito comunista, dedicata a Giuseppe Impastato “Peppino”, giornalista e attivista siciliano, componente di Democrazia proletaria, noto per le sue denunce contro Cosa Nostra, a seguito delle quali fu assassinato a soli 30 anni il 9 maggio 1978.
Fu cercato di coprire il delitto, che rimase per molti anni senza un mandante, facendolo passare come suicidio, il corpo di Impastato infatti venne ritrovato dilaniato sui binari, a causa di una carica di tritolo, posizionata sotto il cadavere e fatta esplodere.
A Impastato, sono state dedicate tante aule consiliari, biblioteche e sezioni di stampo comunista, anche un film, I cento passi e la canzone omonima, dei Modena City Ramblers.
“Le ultime elezioni ci consegnano un dato evidente – ha commentato con una nota Andrea Petrelli, coordinatore della segreteria del partito e candidato consigliere alle ultime elezioni dell’11 giugno a sostegno del candidato sindaco Nicola Trifuoggi – l’affermarsi di due blocchi politici, centrodestra e centro sinistra, spesso con sovrapposizioni di idee e programmi simili se non uguali”.
“I movimenti civici, hanno difficoltà ad affermarsi perché si riduce sempre più lo spazio di agibilità politica. La partecipazione spesso diventa condivisione di scelte già prese, istituti di partecipazione creati dalle amministrazioni si sono rivelati delle camere di compensazione per dirimere contraddizioni sociali”.
“Oggi più che mai – ha ggiunto Petrelli – riteniamo sia necessario colmare il vuoto di rappresentanza per il mondo del lavoro e per affermare una cultura che ha l’obiettivo inderogabile di difendere i deboli, gli emarginati, coloro che non hanno voce. Ognuno sia protagonista della propria vita, delle proprie scelte: in una parola, costruire una società con una diversa distribuzione della ricchezza e che considera il lavoro, l’uguaglianza, la giustizia sociale come fondamenta dell’azione politica”.
C’è bisogno di sinistra sempre secondo il segretario, “chiara, decisa. Per questi motivi, ci siamo costituiti nel capoluogo, aderendo al percorso nazionale, iniziato circa due anni fa e che, nel 2016, ha visto a Bologna la nascita del nuovo partito”.
“Iniziamo un percorso certo non facile: alcuni di noi provengono da formazioni politiche che non sono più rappresentative di ideali di sinistra; altri, in questi anni, soprattutto dal 2009, si sono impegnati in esperienze di movimento, altri ancora giovani, si avvicinano ora alla politica”.
“La volontà è quella di costruire un futuro migliore – ha concluso – in cui lavoro, istanze di equità, giustizia sociale, pari opportunità per tutti, legalità, trasparenza dell’azione non siano parole vuote”. (l.l.)
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