Poesie
Poesie di Peppino Impastato
Un lungo muro divisorio,
tanto da perdersi a vista d’occhio,
un coro di teschi ingialliti:
“Amore Non Ne Avremo”.
(15-1-72)
Il comunismo
non è oggetto
di libera scelta intellettuale,
né vocazione artistica:
è una necessità
materiale e psicologica
(16-1-72)
Gli uomini guardano il cielo
e si stupiscono,
guardano la terra
e si muovono a pietà,
ma, stranamente,
non si accorgono di loro stessi.
(17- 1-72)
Esorcizzate
i vostri bisogni di saggezza
e meditate
violenza e vendetta.
(19-1-72)
Una mela
e un bicchiere di latte
in compagnia di Listz,
a tutto Totentanz.
Una macchina sportiva
e un abito di lusso
in compagnia di una puttana
a tutto Total
(20-1-72)
Ecco cosa succede
quando un bambino
vuole imitare i grandi:
rendere indecifrabile
la loro imbecillità.
(21-1-72)
Vino e sigaro,
saggezza dell’autodistruzione.
Vita dei campi,
stoltezza dell’autogenerazione.
Vita e tabacco
Nella bocca di tutti
Son diventati bellezza,
amore e socialità.
(6-2-72)
Bagno di sole
e d’acqua salata.
Pioggia di sguardi
e vento e risa:
il mare ne soffre
in rivolta.
(7-2-72)
Oggi si butta giù
la maschera, mascherandosi.
Il carnevale è una festa per davvero strana:
si vince l’ipocrisia
erigendole un monumento mascherato.
Stasera voglio tagliuzzare
ogni mio sentimento
in mille coriandoli colorati.
Poi li getterò
nella calca dei convenuti
per allietare le loro danze
(13-2-72)