Progetto per risolvere i problemi economici dell’Italia

 

-Stipendi dei Parlamentari, 2.000 euro, per un massimo di 200 parlamentari, con pensione a 70 anni, solo se si sia rimasti in parlamento per una legislatura;

– Tetto massimo delle retribuzioni per i dirigenti, 100.000 euro l’anno;

– Durata massima della legislatura 4 anni;

– Gli esiti di un referendum possono essere cambiati, solo con un altro referendum;

– Abolizione dei rimborsi elettorali, cioè del finanziamento ai partiti, già abolito da un        referendum;

– Abolizione dei finanziamenti ai giornali;

– Abolizione della Sanità privata;

– Abolizione degli stanziamenti Pubblici, al Vaticano e alle Scuole private;

-Accorpamento e gestione unica di Forze Armate, Polizia, Finanza e Carabinieri, guardie forestali, vigili urbani;

– Abolizione dei privilegi fiscali alle Coop, alla Fiat e alle Imprese…

– Abolizione dei sindacati, che oggi non esercitano più alcuna funzione;

– Abolizione cassa-integrazione e istituzione dell’assegno di disoccupazione,  sospeso nel momento in cui l’Ufficio di Collocamento non proponga un lavoro e quindi centralizzare le offerte di lavoro attraverso gli uffici di collocamento;

– Diritto alla Casa pubblica per i senzatetto;

– Pensioni minime a 1.000 euro…

– Lotta all’Evasione fiscale…da punire con il carcere, anche per Commercialisti e Avvocati….

-Punibilità dei magistrati che sbagliano e rimborso, di loro tasca, dei danni arrecati agli imputati innocenti;

– IVA al 50% per i beni di lusso….

– Tassazione al 50% per Rendite finanziarie e Patrimoni immobiliari, oltre il milione di euro….

– Obbligo di residenza fiscale in Italia per chiunque svolga attività produttive in Italia;

–  Chi fa politica non può essere proprietario di televisioni;

– Aumento dei canoni di concessioni televisive, pari ad 1/3 del guadagno netto;

– Gestione statale centralizzata di tutti i lavori pubblici, e quindi abolizione degli appalti,

– Amministrazione pubblica dei servizi civici: telecomunicazioni, acqua, sanità, energia, strade, sanità, scuole, ordine pubblico e sicurezza;

– Obbligo per ogni comune di dotarsi di una discarica per il conferimento dei rifiuti sul proprio territorio e di provvedere con proprio personale e propri mezzi (come si faceva una volta);

– Massicci investimenti nelle energie alternative;

-Valorizzazione del patrimonio storico e culturale con agevolazioni per i visitatori;

– Abolizione o notevole maggiorazione dei prezzi per tutte le concessioni di demanio pubblico;

 

Ci sono ancora tante altre cose, ma si potrebbe cominciare da queste. Naturalmente, per far tutto questo, occorrerebbe una Rivoluzione  e, siccome nessuno vuol farla, aspettiamo, ballando, che il Titanic affondi: certamente non affonderà il suo equipaggio, che ha già pronta la scialuppa di salvataggio.

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