Tipologia dell’italiano medio
Poca cultura. Poca immaginazione. Una personalità mediocre e non realizzata. Una incredibile limitatezza interiore. Una mancanza di responsabilità personale. Immaturità. Pochezza di sentimento e di vita. Incapacità di relazionarsi con sincerità con l’altro, di capire le ragioni dell’altro, di sentire la sofferenza dell’altro. L’altro esiste solo in funzione dell’utile che può arrecare. E intorno un ambiente che aizza all’odio indistinto, per gruppi, per categorie. Che instilla un’abitudine ad aggredire anche ideologicamente chi è diverso, senza lasciarsi sfiorare dall’idea che l’altro è simile a noi, e merita rispetto come noi, per cui la reazione asociale è quasi legittimata politicamente da messaggi diretti e subliminali che arrivano dall’alto e che giustificano l’odio e la reazione esagerata. Quante persone sono così? Quanta colpa c’è in queste reazioni animalesche in chi continua a ripetere che la cultura non serve a niente? In chi ottiene il potere proprio grazie alla diffusione dell’odio, della discriminazione, dell’apartheid, della disumanità, della mancanza di relazione e di compassione? Quanta colpa incosciente c’è in quel blogger che continua ossessivamente a postare qualsiasi articolo su reati di extracomunitari come se lavorasse a cottimo, mentre proietta su di loro l’insufficienza della propria vita? E quanta colpa ha quella parte di Chiesa che, illusa dall’esibizione di un crocifisso in mano si guarda bene dall’educare “in alto” coloro che legittimano tali sentimenti di odio e discriminazione? E quanto produce, in termini di voti e di potere a chi comanda proprio agitando questi fantasmi di asocialità e di odio all’uomo?
(Questa riflessione, nella sua versione originaria, poi rielaborata, è stata “pescata” nel sito di Beppe Grillo , a firma di viviana v., Bologna , in data 16.10.10. Dopo 10 anni nulla è cambiato, in termini di fatti e di idee in circolazione, molto è invece cambiato sul consenso dato a coloro che sostengono queste idee e sull’appoggio politico dato a queste “aberrazioni” da coloro che invece “originariamente” sembravano esserne lontani).